L’asta sarà battuta il 5 dicembre 2024 a partire dalle ore 15:00 CET presso la sede di Bertolami Fine Art S.r.l. in Piazza Lovatelli, 1 – Roma
1. Modalità di partecipazione
Sono previste le seguenti modalità di partecipazione: di persona presso i locali in cui l’asta sarà battuta; telefonica; online previa registrazione sul nostro sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner (vedi elenco sotto riportato); tramite offerta scritta fatta pervenire entro le 12:00 CET del 5 dicembre.
a. Partecipazione in sala
I clienti non conosciuti e che non si fossero già registrati dovranno essere provvisti di un valido documento di identità.
b. Partecipazione telefonica
É possibile fare le proprie offerte durante l’asta tramite telefono guidati da un nostro operatore. Per accedere a questa modalità di partecipazione sarà necessario prenotarsi entro le 12,00 CET di giovedì 5 dicembre specificando i lotti per i quali si intende entrare in gara e un recapito telefonico. I clienti così prenotati saranno chiamati al numero di telefono da loro indicato alcuni lotti prima di quelli per cui avranno manifestato interesse
La prenotazione per la partecipazione telefonica ha il valore di un’offerta scritta alla base d’asta indicata in catalogo.
Per prenotare la partecipazione telefonica compilare l’apposito modulo di offerta
Per info tel.: 0632609795
Mail: info@bertolamifineart.com
c. Partecipazione online attraverso il nostro sito o i portali partner
È possibile fare le proprie offerte durante l’asta registrandosi sul nostro sito oppure sui seguenti portali partner:
d. Partecipazione tramite offerta scritta
È infine possibile formulare le proprie offerte per iscritto compilando l’apposito modulo di offerta o anche tramite testo libero. Le offerte scritte dovranno essere ricevute da Bertolami Fine Art entro le 12,00 CET di giovedì 5 dicembre e potranno essere trasmesse tramite e-mail al seguente indirizzo info@bertolamifineart.com, per posta o consegnate presso i nostri uffici di Piazza Lovatelli 1 – 00186 Roma. L’offerta scritta ha il valore di autorizzazione al banditore ad effettuare offerte per conto del firmatario.
2. Esposizione
I lotti saranno esposti dal 2 al 4 dicembre nei seguenti orari:
-10:30-13:30 / 15:00-18:30
nella sede in cui avrà luogo l’asta: Palazzo Caetani Lovatelli, Piazza Lovatelli n. 1, Roma
3. Offerte pre asta
Dalla data di pubblicazione del catalogo online sino alle 12,00 CET di giovedì 5 dicembre sarà possibile:
- cominciare a effettuare offerte sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner come elencati al punto C del paragrafo 1
- inviare le offerte scritte di cui al punto D del paragrafo 1
Nel caso di:
- unica offerta pre-asta su un lotto
e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato alla base d’asta anche ove l’unica offerta pervenuta fosse di importo superiore (l’importo dell’offerta pre asta indica infatti l’offerta massima che l’offerente è disposto ad effettuare)
Esempio: base d’asta € 1.000 – Unica offerta pre-asta € 1.500 – Aggiudicazione a € 1.000
- offerte pre asta multiple dello stesso importo su uno stesso lotto
e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta con data anteriore
- offerte pre asta multiple di importi diversi su un medesimo lotto
e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta più alta a un prezzo di aggiudicazione calcolato aggiungendo all’importo dell’offerta immediatamente inferiore un incremento prestabilito nella tabella pubblicata in calce (Tabella A)
Esempio: offerta cliente A €1.270, offerta cliente B € 1800. Vince il cliente B non al prezzo di aggiudicazione di € 1.800 ma di € 1.370. Viene cioè applicato all’importo dell’offerta immediatamente inferiore l’incremento automatico di € 100 previsto dalla tabella quando le offerte sono comprese nello scaglione € 1.000-1.999.
4. Modalità di pagamento
Gli acquirenti dei lotti vincenti potranno scegliere tra le seguenti modalità di pagamento:
- assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Art s.r.l. (nel caso di pagamenti effettuati tramite assegni esteri aggiungere € 10 all’importo della fattura);
- carta di credito (Visa, MasterCard e American Express);
- Paypal
- Bonifico bancario a favore di Bertolami Fine Art S.r.l.
(nel caso di pagamenti effettuati tramite bonifico extra-europeo aggiungere €10 all’importo della fattura)
Nota bene:
le fatture pagate tramite assegno, contanti o bonifico bancario sono esenti dal pagamento delle tasse amministrative applicate invece sui pagamenti effettuati tramite carta di credito (+2,5%) o Paypal (+3,5%)
5. Diritti d’asta
L’acquirente corrisponderà a Bertolami Fine Art una commissione calcolata in percentuale sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto. Tale commissione viene così calcolata:
quanto al 28% per la parte di prezzo sino a € 10.000;
quanto al 26% per la parte di prezzo da € 10.001 a € 400.000;
quanto al 24% per la parte di prezzo da € 400.001 in su.
Sui lotti acquistati tramite partecipazione on line sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner si applicherà un’ulteriore commissione così quantificata:
www.bertolamifineart.com +1,5% del prezzo di aggiudicazione
Bidspirit + 1,5 % del prezzo di aggiudicazione
6. Costi ulteriori
I costi di spedizione, eventuali costi doganali, nonché i costi relativi alle pratiche da istruire per il rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di qualsiasi autorizzazione ministeriale preventiva richiesta per l’esportazione dei lotti aggiudicati sono a carico del compratore.
Nel caso in cui, per contestazioni ingiustificate, i beni dovessero essere restituiti a Bertolami Fine Art, le spese doganali e di spedizione sono a carico del cliente.
7. Rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di altra autorizzazione ministeriale necessaria per l’esportazione dei beni aggiudicati
La consegna dei lotti al di fuori dei confini italiani potrebbe essere soggetta alle norme stabilite dal Codice dei Beni Culturali (Dlgs. 42/2004 e ss.mm.ii.) in materia di esportazione dei beni di interesse culturale. Pertanto, nel caso in cui il bene acquistato presentasse caratteristiche tali da richiedere per la sua uscita definitiva dal territorio della Repubblica Italiana una qualsiasi forma di autorizzazione ministeriale, i tempi di rilascio di tale autorizzazione saranno regolati dall’Ufficio Esportazione oggetti d’antichità e d’arte del Ministero della Cultura.
Tali tempi di rilascio vanno mediamente calcolati nell’ordine di 60/90 giorni dal giorno dell’apertura della pratica per un Attestato di Libera Circolazione (art.68 del Codice dei Beni Culturali) e di 30 giorni per un’Autocertificazione. La casa d’aste declina ogni responsabilità per eventuali ritardi nella chiusura della pratica, ritardi addebitabili soltanto alle autorità ministeriali competenti. La pratica viene aperta solo all’avvenuto pagamento del bene e dietro esplicita autorizzazione dell’acquirente.
8. Condizioni di vendita
Le condizioni di vendita che regolano il rapporto tra Bertolami Fine Art e la gentile clientela che prenderà parte alle aste sono pubblicate in ogni catalogo. Poiché esse si intendono automaticamente accettate dal momento della partecipazione all’asta, si prega di leggerle con attenzione
In caso di discordanza tra la versione delle condizioni di vendita pubblicata su catalogo cartaceo e quella pubblicata su catalogo online, prevale la versione online.
9. Pubblicazione dei risultati d’asta
L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Art sul proprio sito, www.bertolamifineart.com, a soli fini informativi, entro dieci giorni dalla chiusura dell’asta.
TABELLA A
INCREMENTI AUTOMATICI
Importo offerta € Incremento automatico prestabilito €
0-99 5
100-199 10
200-499 20
500-999 50
1.000-1.999 100
2.000-4.999 200
5.000-9.999 500
10.000-19.999 1.000
20.000-49.999 2.000
50.000+ 5.000
LOTTO 49:
GIULIO BARGELLINI (Firenze 1875-Roma 1936)
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Venduto per: €8 500
Prezzo iniziale:
€
7 000
Prezzo stimato :
€10 000 - €15 000
Commissione per la casa d'aste: 28%
Altri dettagli
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Studio per fregio in mosaico, 1931 ca.
GIULIO BARGELLINI (Firenze 1875-Roma 1936)
Studio per fregio in mosaico
Tecnica mista su carta applicata tela
148 x 320 cm
Studio preparatorio per il mosaico del 1931 realizzato per una villa di Jesi.
Expertise del Prof. Francesco Parisi: "Alla fine degli anni Venti l’architetto e ingegnere originario di Jesi Quadrio Pirani, la cui attività progettuale volta alla realizzazione di abitazioni per l’Istituto Cooperativo per le case degli impiegati dello Stato, si pose come un punto di riferimento nell’evoluzione del linguaggio architettonico del novecento lasciando a Roma una delle poche pagine di livello internazionale (cfr. Livio Toschi, Quadrio Pirani, in L’Istituto Cooperativo per le case degli impiegati in Roma 1908-1933, catalogo della mostra, Roma marzo-maggio 1986, Roma 1986), restaura e aggiorna secondo più moderni criteri la villa jesina La Meridiana, risalente al XVIII secolo, adattandola ad abitazione di famiglia, come già avvenuto con la casa del fratello nella vicina Falconara Marittima. Pirani era legato da un’amicizia decennale con l’artista Giulio Bargellini, tanto che alla morte di questi fu proprio l’ingegnere a recuperare e conservare buona parte del materiale rimasto nello studio, compreso il consistente epistolario, tuttora conservati dagli eredi. La figlia di Pirani, Beatrice, sposò inoltre l’illustratore Ottorino Mancioli, frequentatore dell’atelier dello stesso Bargellini, tanto che presso gli eredi era presente un’opera di Bargellini ritoccata dallo stesso Mancioli. Il legame con Pirani e lo stretto rapporto di fiducia esistente fra i due è ulteriormente testimoniato da una lettera, ascrivibile agli stessi anni della decorazione della Villa La Meridiana, in cui Bargellini invita l’amico a visionare le quattro composizioni che stava approntando per la chiesa del Sacro Cuore a Monte Mario, realizzate fra il 1930 e il 1934 (G. Monti, A. Rocchetti, L’opera di Quadrio Pirani dai documenti del suo archivio, in “Architettura Archivi” 1982, n. 2, pp. 61-86). Al momento della commissione per Pirani Bargellini veniva da una lunga esperienza nella grande decorazione, come testimoniano i cicli per la sede della Banca d’Italia (1924), dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (1927) e del Ministero di Grazia e Giustizia (1929), nonché le numerose commissioni private che lo avevano, a partire dalla prima grande commissione pubblica per decorazione musiva delle lunette nei propilei est dell’Altare della Patria (1912-1918), di fatto allontanato dalla produzione di cavalletto e di conseguenza dalla partecipazione alle grandi mostre nazionali biennali e quadriennali, cui aveva comunque preso parte seppur sporadicamente (Esposizione Internazionale, Roma 1911; Amatori e Cultori di Belle Arti, Roma 1904 e 1912; Biennale di Venezia 1905, 1924 e 1926). Nel 1931 Bargellini aveva dunque ormai raggiunto un linguaggio ben definito, a tratti sintetico, ma con una decisa individuazione caratteriale nelle tipologie dei volti alquanto realistici e un’impronta decorativa di ispirazione quattrocentesca che culminerà nei lavori per la Cappella di San Giovanni Gualberto in Santa Prassede a Roma (1933). La natura dei lavori eseguiti fra il 1910 e il 1930, per i quali era connaturato un costante dialogo con l’architetto – non a caso l’artista chiese di passare dall’insegnamento di decorazione presso l’Istituto Superiore di Belle Arti (oggi Accademia di Belle Arti) di Roma alla Scuola Superiore di Architettura, trasferimento che gli venne concesso quando si rese disponibile la sostituzione di Adolfo De Carolis – riflette quanto le amicizie di Bargellini in ambito artistico fossero spesso riservate proprio agli architetti con i quali instaura un rapporto di fiduciosa collaborazione: sono note le sue amicizie, ad esempio, con Armando Brasini, che lo impose come decoratore per il Padiglione Italiano all’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Parigi del 1925 – che suscitò grandi critiche tanto da meritarsi l’appellativo “l’onta di Parigi” – e per il Monumento ai Caduti e alla Vittoria a Tripoli (l’edificio, poi distrutto, venne costruito fra il 1925 ed il 1929), ma anche con Ernesto Leschiutta (Santa Prassede, Roma), Antonio Barluzzi (Basilica dei Getsemani, Gerusalemme), Marcello Piacentini, Florestano Di Fausto e Ugo Giovannozzi. Per la decorazione di Villa La Meridiana il dialogo fra Pirani e Bargellini è evidente dalla partecipazione di quest’ultimo alla progettazione sia della cornice architettonica sottostante il mosaico, i cui stilemi decorativi sono riscontrabili in alcuni precedenti lavori dell’artista, sia della stessa meridiana, come si evince dalla scelta dei caratteri della numerazione che sono sufficientemente accostabili da quelli già utilizzati nell’apparato decorativo di Villa Targioni Peragallo a Calenzano, realizzata quasi un trentennio prima, che grazie ad alcune allusioni all’occultismo, di cui l’artista era all’epoca un attento studioso, testimonia uno dei rari esempi di decorazione simbolista presenti in Italia (vedi Francesco Parisi, Giulio Bargellini, riflessi klimtiani nella pittura di un simbolista italiano tra Firenze e Roma, in Klimt e l’arte italiana, a cura di Beatrice Avanzi, catalogo mostra, Mart, Rovereto, marzo-giugno 2023, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2023, pp. 149-159). Una lettera inviata da Florestano Di Fausto a Giulio Barluzzi rivela inoltre il modo di lavorare di Giulio Bargellini, sottolineando come l’artista improntasse centinaia di studi “di piccoli schizzi a penna e a lapis per provare l’effetto migliore di masse”: secondo questo modus operandi anche di alcuni dettagli delle figure della decorazione di Villa La Meridiana sono recentemente emersi diversi disegni sul mercato (vedi Francesco Parisi, Giulio Bargellini, un fondo di disegni inediti, in Stampe Disegni Carte geografiche e vedute, asta n. 12, maggio 2013, Gonnelli Casa d’Aste, pp. 14-17). L’opera in esame è il cartone preparatorio per la decorazione musiva posta nella facciata anteriore dell’edificio, la cui esecuzione è, con ogni probabilità, da ascrivere a Ignazio Piergentili, con il supporto della Cooperativa Mosaicisti di Venezia, con cui Bargellini aveva già lavorato in occasione della decorazione della Banca d’Italia (vedi relazione di Giulio Bargellini, Gli affreschi nella Sala del Consiglio della Banca d’Italia, Roma 1924, p. 10) e che pochi anni più tardi realizzerà i mosaici nella cripta dedicata al Milite Ignoto al Vittoriano (1935). Pur appartenendo cronologicamente l’opera agli inizi degli anni Trenta Bargellini sembra cristallizzarvi uno schema ancora affine alle fluenze Liberty, soprattutto nell’idea delle due figure volanti che può essere ricondotta alle scelte figurative già attuate nella decorazione per le Terme Tettuccio di Montecatini, eseguite fra il 1927 e il 1928, in particolare la scena dedicata all’amore con la coppia morbidamente abbracciata, accompagnata dai tipici abiti svolazzanti che rivelano quanto l’artista fosse ancora fedele ai modi primonovecenteschi nonostante gli apporti derivatigli dal rinato interesse nei confronti del XV secolo che si può definire conforme a quello scorcio di novecento. In una lettera indirizzata a Ugo Ojetti, datata 1925, conservata presso l’archivio della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (12.UA109) l’artista si mostrava conscio di questo suo anacronismo: “forse io mal rappresento il mio tempo, ma permetta che seguiti a rappresentarlo con tutta la sincerità e mi perdoni e mi compatisca se nulla tento e invento di originale e di nuovo”.
L’opera è stata archiviata nel catalogo generale dell’artista con il numero di inventario D. 4-2024
Buone condizioni, varie lacerazioni della carta
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